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Gentile Direttore

Ci rivolgiamo a Lei per raggiungere I suoi lettori e portare tutti a conoscenza di quanto e` accaduto negli scorsi giorni inerente la Legge regionale 19/09 che era stata varata dalla Giunta Bresso ed ovviamente votata dallo scorso Consiglio Regionale.

Questa Legge, già nel 2006 ricevette pareri fortemente negativi da parte di tutte le Associazioni allora interpellate.

Anche la nostra, dopo aver partecipato ai vari tavoli, inviò una memoria scritta evidenziando i punti sui quali non concordavamo; ed erano molti.

Per brevità ricorderei la contrarietà verso accorpamenti di realtà disomogenee e tra loro distanti; si evidenziava la scarsa rappresentanza che i Comuni avrebbero avuto con l’attuazione di quelle norme.

Chiedemmo anche un maggior coinvolgimento delle Provincie e contestammo la nomina regionale del Presidente del Parco.

La Legge fu approvata, con scarsa attenzione alle proposte fatte dalla nostra come da altre Associazioni, nel 2009 ma non ebbe mai attuazione.

Dopo l’insediamento della nuova Giunta e del nuovo Consiglio Regionale, ci fu una comunicazione inviata anche agli Enti Parco, da parte del Presidente Cota, che congelava la situazione esistente non dando attuazione alla Legge 19/09 sino al 31 dicembre 2010.

Bene, la cosa ci rese felici e speravamo in un nuovo coinvolgimento per migliorare un testo con evidenti e profonde mancanze.

Inoltre essendo da sempre convinti che le aree protette sono di primaria responsabilità dei Comuni sul cui territorio insistono; essendo promotori di idee per le quali la protezione di un’area debba oltre che preservare l’ambiente, renderlo fruibile generando anche ricchezza per l’Ente gestore e per il territorio tutto, nutrivamo forti speranze affinché si riprendesse un percorso che coinvolgesse il territorio nel suo insieme di Rappresentanze, Associazioni, Enti Locali.

A tal proposito, nello scorso maggio, inviammo nuovamente le nostre considerazioni, quelle già espresse nel 2006, all’Assessorato Regionale competente.

Oggi, non possiamo che manifestare la forte delusione provocata dalla totale mancanza di concertazione, con la quale la Giunta Regionale lo scorso 26 luglio, ha approvato una Legge 19/09 che a quanto e` dato sapere, mantiene in sè, accorpamenti improponibili, un ridotto coinvolgimento degli Enti Locali, la nomina regionale del Presidente e una scarsa rappresentanza per la Comunità del Parco.

Per ciò che riguarda la nostra Provincia  e il Canavese, rilanciamo con forza l’allarme inerente la Riserva della Vauda che fagocitata da altre aree come la Mandria, Stupinigi ed altre ancora, vedrebbe fortemente ridotta se non completamente annullata la sua valenza che investe diversi ambiti naturalistici con peculiarità agrosilvoforestali tali da garantire una vasta gamma di biodiversità.

A tal proposito, visto il Piano Territoriale di Coordinamento, recentemente approvato dalla Provincia di Torino, constatata la volontà della Provincia stessa di realizzare con la Regione Piemonte il così detto “Contratto di Parco” come strumento finanziario certo, per la gestione delle aree protette, chiediamo all’Assessore Provinciale Marco Balagna, di volersi far carico della Riserva Naturale Orientata della Vauda, promuovendo l’iniziativa presso i sette Comuni che ne costituiscono la Comunità.

La ringrazio per la cortese ospitalità

  

Ekoclub International

Sezione Provinciale di Torino

Vice Presidente

Ezio Lorenzetti